6 morti in Ucraina sotto i missili russi: colloqui di pace in corso con mediazione USA

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La guerra in Ucraina, che dura ormai da quasi quattro anni, ha conosciuto nelle ultime ore un nuovo, sanguinoso capitolo. Mentre le diplomazie lavorano dietro le quinte a un possibile piano di pace Russia-Ucraina, i bombardamenti non si fermano. Nella notte tra lunedì e martedì, una raffica di attacchi missilistici e droni ha colpito Kyiv e altre aree del paese, causando almeno sei morti.

È l’ennesima dimostrazione che, anche mentre si discute di pace, la guerra resta viva sul campo. Gli attacchi hanno lasciato interi quartieri della capitale senza acqua, elettricità e riscaldamento. In parallelo, anche la Russia ha subito danni: un drone ucraino ha ucciso tre persone nel sud del paese, nella regione di Rostov.

Questi sviluppi arrivano in un momento in cui l’amministrazione Trump, tornata alla guida degli Stati Uniti da gennaio 2025, ha avviato un nuovo tentativo di mediazione tra Mosca e Kyiv.

La missione americana per la tregua

Domenica, rappresentanti americani e ucraini si sono incontrati a Ginevra per discutere un possibile schema di cessate il fuoco. Lunedì, il segretario dell’Esercito USA Dan Driscoll ha proseguito i colloqui ad Abu Dhabi, dove ha incontrato funzionari russi per diverse ore.

Driscoll, entrato da meno di due settimane nel team negoziale, guida la nuova fase delle trattative volute da Donald Trump. Un funzionario americano ha confermato l’incontro, spiegando che tutte le parti coinvolte sono consapevoli dei colloqui e condividono la volontà di fermare il conflitto “il prima possibile”. Tuttavia, i dettagli delle trattative restano riservati.

Zelensky: “Accordo possibile, parlerò con Trump”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato lunedì sera i progressi diplomatici: “La lista dei passi necessari per porre fine alla guerra può diventare realizzabile”.

Ha anche annunciato l’intenzione di discutere le questioni più delicate direttamente con Trump. Il suo consigliere Rustem Umerov ha aggiunto martedì su X che Zelensky spera di finalizzare un accordo “alla prima data utile a novembre”.

Attacchi su Kyiv e Odesa, almeno sei morti

Nella notte, l’esercito russo ha lanciato 22 missili e oltre 460 droni, secondo quanto scritto da Zelensky su Telegram. Le esplosioni hanno colpito infrastrutture energetiche e edifici residenziali nella capitale.

Nel distretto orientale di Dniprovskyi, un palazzo di nove piani ha preso fuoco. Due persone sono morte, cinque sono rimaste ferite. In un altro quartiere centrale, Pecherskyi, un altro edificio è stato gravemente danneggiato.

“Assolutamente tutto è stato distrutto nel mio appartamento, è piovuto vetro ovunque”, ha raccontato all’Associated Press Liubov Petrivna, 90 anni, residente nel palazzo colpito a Dniprovskyi. Alla domanda sul piano di pace in discussione, ha risposto con amarezza: “Nessuno farà mai nulla. Putin non si fermerà finché non ci avrà annientati”.

Successivamente, altri quattro civili sono stati uccisi in un edificio non residenziale nel distretto di Sviatoshynyi, nella parte ovest della città.

Nel sud del paese, nella regione di Odesa, un attacco ha colpito infrastrutture portuali ed energetiche, ferendo sei persone, tra cui due bambini.

Colpo ucraino in Russia, tre morti a Taganrog

La reazione ucraina è arrivata con un’ondata di droni nella regione russa di Rostov. Nella città di Taganrog, a pochi chilometri dal confine, sono morte tre persone e otto sono rimaste ferite.

Il governatore locale Yuri Slyusar ha parlato di “danni significativi” a case, palazzi residenziali, strutture sociali, un magazzino e una fabbrica di vernici. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver abbattuto 249 droni nella notte, di cui 116 sul Mar Nero. È stato il quarto attacco più massiccio lanciato dall’Ucraina, secondo un conteggio dell’agenzia AP.

Macron: “Serve una pace vera, non una resa”

Il presidente francese Emmanuel Macron ha commentato martedì la bozza del piano di pace: “Va nella direzione giusta, ma non dev’essere una capitolazione”.

In un’intervista a RTL, ha chiarito che qualsiasi accordo deve garantire la sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa, evitando di ridurre la capacità di difesa delle forze armate ucraine. “C’è solo una persona che non vuole la pace: la Russia”, ha dichiarato.

Martedì, Macron ha partecipato a una riunione in videoconferenza con i paesi europei, tra cui il Regno Unito, per valutare una possibile missione internazionale di monitoraggio del cessate il fuoco, nel caso si arrivi a un accordo.

Lo sapevi che…?

Secondo un’analisi dell’AP, quello della scorsa notte è stato il quarto attacco con droni più vasto lanciato dall’Ucraina su territorio russo dall’inizio del conflitto.

FAQ

Chi sta negoziando il piano di pace tra Russia e Ucraina?
Attualmente sono coinvolti rappresentanti di Stati Uniti, Russia e Ucraina. Il segretario dell’Esercito USA Dan Driscoll guida i colloqui.

Zelenskyy ha accettato una bozza di accordo?
No, ma ha dichiarato che i progressi recenti rendono il piano “realizzabile” e vuole discutere direttamente con Donald Trump.

Qual è la posizione della Russia sul piano?
Mosca è rimasta vaga. Il portavoce del Cremlino ha detto che non ha ricevuto la nuova bozza dagli USA.

La Francia appoggia il piano di pace?
Parzialmente. Macron lo ritiene un passo positivo, ma insiste su garanzie forti per l’Ucraina e il rifiuto di concessioni forzate.

Gli attacchi continuano nonostante i colloqui?
Sì. Sia Russia che Ucraina hanno colpito obiettivi civili e infrastrutture durante gli stessi giorni in cui si svolgevano i negoziati.

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